Glossario dell’editoria: battute e cartelle

Come in ogni settore professionale anche nell’editoria esistono termini specifici, alcuni tecnici, altri di uso più comune. In ogni caso tutti gli attori del settore editoriale dovrebbero parlare la stessa lingua. Quindi abbiamo pensato di dedicare gli articoli della rubrica Edi pills di maggio proprio a quelle definizioni che possono tornare utili a chiunque si avvicini a questo mondo. 

Oggi, in particolare, ci soffermiamo su due termini semplici ma fondamentali: la battuta e la cartella.

Con battuta si intende il carattere e lo spazio da questo occupato in una pagina, anche lo spazio tra una parola e l’altra è tenuto in considerazione nel totale. È fondamentale, ad esempio, per calcolare il compenso di un traduttore. Il totale delle battute, infatti, rappresenta la cartella. 

La cartella è l’unità di misura universale usata per i dattiloscritti. In editoria solitamente si contano 1800-2000 battute per ogni cartella, nel settore commerciale è più comune la cartella da 1500 battute. Indicativamente una pagina word è composta da 30 righe da 60 battute ognuna. 
È utile sapere di cosa si tratta soprattutto a chi deve scrivere un testo di una lunghezza specifica, ad esempio un articolo o per stabilire il compenso di editor e correttori di bozze. 

Ecco, queste sono le battute e le cartelle. Avete dubbi o domande? Se volete conoscere delle parole in particolare fatecelo sapere nei commenti, ne parleremo la prossima settimana!