Il giro del Mondo in 5 libri

Per questo Edi Journey il tour dei luoghi letterari ci porta davvero in giro per il Mondo. Una sola tappa e cinque continenti! Abbiamo scelto i libri che ci sono rimasti nel cuore, che ci hanno fatto viaggiare con la fantasia e ci hanno permesso di immaginare di essere proprio in quei luoghi.

Buon viaggio!

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America – New York

New York è una finestra senza tende di Paolo Cognetti è molto più di una “guida” su New York. L’autore ci racconta i suoi viaggi nella Grande Mela, facendoci assaporare ogni angolo più remoto della città. Il lettore può visitare la città sentendosi come un vero e proprio cittadino, e non un semplice turista. Ogni luogo è descritto attraverso la sua storia, i suoi colori e i suoi profumi, numerosi sono anche i riferimenti letterari. Questo testo vi porterà a viaggiare tra Manhattan, Brooklyn, Williamsburg e Coney Island. 
Scelto perché: Ho usato questo testo per costruire il mio primo viaggio a New York. Cognetti coglie perfettamente l’atmosfera che si vive in questa città dai mille volti e che non può essere immortalata in un’immagine statica. 

Qui il sole mi indica la strada, le ombre dei grattacieli a mezzogiorno sono l’ago della mia bussola. 

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Europa – Danimarca

Le fiabe di Andersen non sono le solite fiabe a cui siamo abituati. L’autore danese non ha semplicemente raccolto la tradizione popolare per trasformarla in letteratura. Andersen ha preso la forma narrativa della fiaba per rivoluzionarne totalmente lingua e temi. Nelle sue fiabe si parla di dolore, solitudine e pregiudizi. Ciò che più affascina è la profonda sensibilità che traspare dalla sua scrittura. Con i suoi personaggi profondamente umani e radicati nel reale, infatti, vuole rivolgersi agli adulti e non ai bambini. 
Scelto perché: Con 156 fiabe Andersen ci permette di immergerci totalmente nell’atmosfera del Nord. 

Il mare appariva come una volta eterea, come un cielo solido e senza stelle sotto di noi, e nell’aria trasparente si perdeva nell’immensità; nessuna striscia, scura o luminosa, limitava l’orizzonte; c’era una chiarità, una vastità infinita, che non si può dipingere né descrivere, se non nella profondità eterna del pensiero

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Africa – Nigeria

Il crollo di Chinua Achebe è considerato il primo romanzo della letteratura africana post-coloniale. La  vita del protagonista, Okonkwo, è totalmente votata al rispetto della ritualità e delle tradizioni: vive di agricoltura assecondando i tempi lenti delle stagioni. Il solo sentimento al quale permette di abbandonarsi è la rabbia, niente per lui è più deprecabile della debolezza. Okonkwo in tutto e per tutto sembra essere la descrizione di quello che Conrad identificava con il selvaggio e che i bianchi, con il loro arrivo, distruggeranno completamente. 
Scelto perché: Achebe ci parla di civiltà negate e annientate dalle culture dominanti con il ritmo narrativo delle leggende africane ma sceglie di farlo in inglese, la lingua dei colonizzatori, veri destinatari del suo messaggio. 

Fra gli Ibo c’è un proverbio, un uomo che non sa dire dove la pioggia lo ha colpito non sa neppure dove il suo corpo si è asciugato

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Asia – Giappone

In Le quattro casalinghe di Tokyo Natsuo Kirino racconta la storia di quattro donne molto diverse nel carattere ma che si trovano a vivere le stesse difficoltà di una vita vuota e costretta nella routine. Casa, figli, lavoro, matrimonio. Fino a che una di loro, Yayoi, non uccide il marito violento e tutte e quattro si trovano unite in questo dramma familiare. La Kirino tratteggia così un profilo affascinante di Yayoi, Yoshie, Kuniko e Masako, le protagoniste. Il punto di vista sempre diverso le permette di mettere in luce le diverse sfaccettature dell’animo umano con una scrittura cruda che non risparmia niente al lettore. 
Scelto perché: Il Giappone di Natsuo Kirino è contemporaneo e lontano dalle atmosfere oniriche e delicate a cui siamo abituati di solito pensando a questo Paese ma che meritano di essere conosciute.

Perché c’è sempre qualcosa che non va esattamente come si desidera. È colpa del destino

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Oceania – Australia

La città in riva al fiume è uno degli ultimi romanzi di Thomas Keneally. Attraverso gli occhi di Tim Shea, un immigrato irlandese, tratteggia con estrema accuratezza la vita nei primi del Novecento a Kempsey, una piccola città vicino Sidney. Racconta la lotta morale di un uomo comune che deve inserirsi in una società “nuova”. Sullo sfondo, la lotta di un popolo che deve trovare il proprio posto in un luogo che a volte si rivela profondamente ostile. 
Scelto perché: Keneally riesce a entrare magistralmente nella psicologia dei suoi personaggi trasformando una storia ordinaria in una narrazione avvincente e intrigante. Le sue descrizioni dell’Australia riescono persino a farti sentire il calore sulla pelle.

Questa era la terra che li avrebbe accolti. E proprio per questo loro l’avrebbero nutrita.

Firenze: i 10 luoghi che ogni bibliofilo non può perdersi

Tra le città italiane Firenze è considerata culla prediletta dell’arte e della cultura. Nei secoli ha ospitato e ispirato scrittori e artisti che, da ogni parte del Mondo, hanno trovato rifugio. Primo fra tutti, e personaggio immediatamente accostato a Firenze, è Dante che nella sua Divina Commedia tratteggia un ritratto della Firenze del suo tempo. Ma anche Andersen, Foscolo, Manzoni, Shelley e Milton. 

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Non perdiamo altro tempo e raggiungiamo Firenze per iniziare la nostra passeggiata letteraria!

1. Uscendo dalla stazione Santa Maria Novella si incontra subito la prima tappa di questo tour perché, come recita la targa apposta sul palazzo che oggi ospita l’Istituto Carlo Bo, Percy Shelley lavorò alla scrittura del Prometeo Liberato e all’Ode al Vento Occidentale
Dove si trova: piazza della Stazione, 1

Tempo per raggiungere la prossima tappa: 5 minuti

2. Passando da Largo Fratelli Alinari, verso il Mercato Centrale, dirigetevi verso il palazzo Ginori, casa natale di Collodi, padre di Pinocchio. Se siete grandi appassionati del burattino più conosciuto al Mondo sappiate che la sua storia è stata scritta in via dei Rondinelli, 7 nella casa in cui l’autore abitava.
Dove si trova: via Taddea, 21 

Tempo per raggiungere la prossima tappa: 5 minuti

3. Attraversando il Mercato Centrale percorrete ora via Sant’Antonino per raggiungere il Palazzo dei Gaddi nel cui giardino Milton trovò ispirazione per il suo Paradise Lost. Oggi il palazzo ospita un ristorante, attualmente chiuso per ristrutturazione ma che dovrebbe tornare operativo a partire dalla primavera di quest’anno. Nelle giornate soleggiate vi consigliamo di accomodarvi nella terrazza per godere del panorama fiorentino. 
Dove si trova: via del Giglio, 11

Tempo per raggiungere la prossima tappa: 5 minuti

4. In un tour letterario a Firenze non può mancare la tappa al Gabinetto Vieusseux che fu ritrovo degli intelletti dell’epoca, come testimoniano i 23 (!) volumi del Libro dei Soci in cui sono stati riportati tutti gli “abbonati”. Al Gabinetto, infatti, si poteva accedere dietro pagamento di un vero e proprio abbonamento e si aveva accesso alle più importanti pubblicazioni culturali. Il suo ideatore, Giovan Pietro Vieusseux, voleva infatti creare un ponte tra la città italiana e le correnti culturali più innovative del resto d’Europa. Proprio qui Manzoni e Leopardi si incontrarono per la prima volta. Ma tra i frequentatori vi erano anche Stendhal, Schopenhauer, Dostoevskij (solo per citarne alcuni). 
Dove si trova: piazza Strozzi

Tempo per raggiungere la prossima tappa: 5 minuti

5. Percorrendo via Tornabuoni, la “via dello shopping” fiorentino, potete soffermarvi al civico 15 dove una targa ci ricorda che l’autrice George Eliot (pseudonimo di Mary Ann Evans) scrisse proprio qui alcuni dei suoi romanzi più noti come Romola. Proseguendo verso il Lungarno incontriamo altre due targhe commemorative dedicate ad Alfieri, che visse al numero 2 e Manzoni che “risciaquò i panni in Arno” soggiornando al Palazzo Gianfigliazzi Bonaparte.  
Dove si trova: via Tornabuoni, 15 e Lungarno Corsini 2 e 4. 

Tempo per raggiungere la prossima tappa: 5 minuti

Attraversando il Ponte alla Carraia arriverete sull’Oltrarno, la rive gauche fiorentina. I borghi di San Frediano e Santo Spirito vi accoglieranno tra botteghe di artigiani, ristoranti storici e caffè caratteristici.

6. Proprio qui nasce La Cité, una libreria caffè, un bellissimo progetto piccolo ma polivalente. Una pausa dalle vetrine luccicanti che offre il centro della città. Un luogo di dibattito dove è possibile assistere a presentazioni, seminari, sedute di reading ma anche solo leggere un buon libro e rilassarsi con le proposte culinarie. 
Dove si trova: Borgo San Frediano 20/r

Tempo per raggiungere la prossima tappa: 15 minuti

Prendetevi il tempo di vagare senza una meta per le strette stradine di questi quartieri e non ve ne pentirete! Quando vi sentirete pronti a immergervi nuovamente nella Firenze più affollata dirigetevi verso Ponte Vecchio. Non è certo una meta per bibliofili ma ha sempre il suo fascino. 

7. A pochi passi si trovano gli Uffizi, centro della Meraviglia artistica. Nella poesia Firenze Dino Campana ne celebra affascinato la bellezza dedicando ai suoi portici un intero passo.

Entro dei ponti tuoi multicolori
L’Arno presago quietamente arena
E in riflessi tranquilli frange appena
Archi severi tra sfiorir di fiori

Dove si trova: piazzale degli Uffizi, 6

Tempo per raggiungere la prossima tappa: 5 minuti

Percorrendo il piazzale degli Uffizi raggiungerete un altro gioiello artistico di Firenze, piazza della Signoria. Un vero e proprio museo a cielo aperto dove il complesso di statue non fungono solo da elemento decorativo ma diventano parte di un racconto allegorico. 

8. Percorrendo adesso via Vacchereccia vi troverete davanti la popolare Fontana del Porcellino che attrae turisti da tutto il mondo anche per l’ormai rito di cui si rende protagonista ogni giorno: per attirare su di sé la propria fortuna basta infatti strofinare una moneta sul muso del porcellino per poi farla scivolare dalla sua bocca direttamente nell’acqua senza prima toccare le grate. Quello che non tutti sanno è che proprio questa fontana ha ispirato Hans Christian Andersen per la sua fiaba Il porcellino di bronzo. La targa commemorativa è stata installata solo nel 2005. 
Dove si trova: piazza del Mercato Nuovo

Tempo per raggiungere la prossima tappa: 5 minuti

Un tour letterario a Firenze non può non toccare i luoghi prediletti di Dante Alighieri. Non solo perché è la sua città natale ma anche perché è qui che ha vissuto e incontrato la sua musa Beatrice. Firenze è più volte rievocata nella Divina Commedia in tono malinconico ma anche polemico. In quegli anni, infatti, la città del Sommo Poeta stava attraversando un lungo periodo di incertezza politico e sociale. 

9. Ma torniamo alla nostra passeggiata: tutti conoscono la casa-museo di Dante in via Santa Margherita, una tipica casa torre in cui è riprodotta la vita dell’epoca. In pochi però sanno che la vera casa del poeta, secondo uno studio del 1938, si trova qualche metro più indietro nella strada a lui intitolata, sopra la Trattoria Pennello. A qualche metro di distanza si trova anche la chiesa di Santa Margherita dei Cerchi, dove si dice che Dante abbia visto per la prima volta Beatrice. 
Dove si trova: via Dante Alighieri, 1 e via Santa Margherita. 

Tempo per raggiungere la prossima tappa: 5 minuti

10. Tappa conclusiva del nostro tour non può che essere la Basilica di Santa Croce. Simbolo della letteratura e della cultura, luogo di incontro prediletto dei più grandi poeti, scrittori, religiosi e artisti. Non a caso a sinistra del sagrato si trova la statua di Dante, commissionata a Enrico Pazzi. 
Conosciuta anche come il Tempio dell’Itale Glorie, trovano riposo in questa basilica i personaggi più illustri come Vittorio Alfieri, Nicolò Machiavelli, Florence Nightingale e (naturalmente) Ugo Foscolo che in essa trovò ispirazione per I Sepolcri.

Siamo arrivati alla fine di questa passeggiata fiorentina nei luoghi simbolo della letteratura e della cultura. Avete visitato Firenze? Conoscete altri luoghi rappresentativi? 

I 15 luoghi di Parigi per gli amanti della letteratura

Per questo primo appuntamento della nuova rubrica intitolata Edi Journey voliamo a Parigi. Il suo grande fascino l’ha resa una delle città europee più raccontate e rappresentate nella letteratura e non solo. In questo tour ripercorriamo le strade e i luoghi di Parigi che hanno ispirato e accolto autori come Hemingway, Sartre e Hugo ma anche artisti come Van Gogh, e poeti come Baudelaire.

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1. Prima tappa di questo tour della Parigi letteraria è il cimitero di Montparnasse. In cui riposano, tra gli altri, gli artisti più rappresentativi del Novecento come Charles Baudelaire, Guy de Maupassant, Jean-Paul Sartre, Simone de Beauvoir, Samuel Beckett. Si tratta di un meraviglioso parco, uno dei più grandi della città, una sorta di museo a cielo aperto in cui passeggiare in tutta tranquillità.
Dove si trova: 3, Boulevard Edgar Quinet

Tempo per raggiungere la prossima tappa: 15 minuti

2. La Closerie de Lilas deve la sua fama alla sua vicinanza con una delle sale da ballo più in voga a Parigi alla fine del Novecento. Scelto come luogo di incontro prima e dopo le serate danzanti, diventa ben presto il centro della vita artistica di Montparnasse. In particolare la comunità letteraria americana lo sceglie come punto di riferimento. “It was one of the best cafés in Paris. It was warm there in winter; in spring and autumn, the terrace was so pleasant…”. Pur essendo trascorsi molti anni dalle parole di Hemingway, la Closerie de Lilas rimane uno dei locali in cui respirare Arte a pieni polmoni.
Dove si trova: 171, Boulevard du Montparnasse

Tempo per raggiungere la prossima tappa: 1 minuto

3. Attraversando il Jardin des Grands Explorateurs, proprio di fronte a La Closerie, vi troverete all’ingresso principale del Jardin du Luxembourg. Approfittatene per confondervi tra i numerosi parigini che si dedicano alla flânerie in questo curatissimo parco. I numerosi busti decorativi di scrittori del passato suggeriscono proprio lo stretto rapporto tra i Giardini e la letteratura. Tra i tanti, Jean-Paul Sartre e la madre, che abitavano nei dintorni, erano soliti visitare il parco tutti i giorni. “Avevo visto gli eroi correre e lottare al Luxembourg; messo a terra dalla loro bellezza, avevo capito che appartenevo alla specie inferiore” (Le Parole, 1964). Ed è proprio qui che Victor Hugo fa incontrare i due amanti protagonisti di Les Miserables. Prima di uscire su Rue du Fleurus potete visitare anche una delle sorelle della Statua della Libertà di New York.

Tempo per raggiungere la prossima tappa: 3 minuti

4. Dirigetevi adesso verso Rue de Fleurs. Come indicato da una targa al numero 27 è qui che Gertrude Stein e la compagna Alice Toklas vivevano. Nel loro salotto, una vera e propria collezione d’arte all’avanguardia, si riunivano le più brillanti menti di quegli anni, la cosiddetta “generazione perduta” poi rappresentata in Fiesta da Hemingway.
Dove si trova: 27, rue de Fleurus

Tempo per raggiungere la prossima tappa: 4 minuti

5. Altra tappa obbligatoria di questo tour della Parigi letteraria è Le Pont Traversé. Una libreria dedicata a edizioni rare e illustrate. Le teste di toro all’entrata e i ganci sulsoffitto rivelano la vecchia natura dell’attività. Marcel Béalu, infatti, nel 1973 ha trasformato una vecchia macelleria in questa splendida libreria.
Dove si trova: 62, Rue de Vaugirard

Tempo per raggiungere la prossima tappa: 10 minuti

Con questa breve passeggiata entrerete nel Quartiere Latino che per antonomasia è il cuore pulsante della vita culturale e artistica della città. Moltissimi sono i punti di interesse come la Sorbonne Université e l’Abbazia di Saint-Germain-des-Prés. Dopo la visita d’obbligo ai monumenti storici potete decidere di fare una pausa in uno (o in tutti, perché no?) dei caffè letterari della zona, due dei quali praticamente attaccati:

6. Il Café de Flore probabilmente deve il suo nome alla presenza di una statua di Flora, la divinità romana, all’angolo della strada. Avendo mantenuto lo stile originale
degli arredi, potrete immergervi nell’atmosfera art decò di quando Simone de Beauvoir e Jean-Paul Sartre vivevano nella sala da pranzo al piano superiore.
Dove si trova: 172, Boulevard Saint-Germain

7. Les Deux Magots il cui nome deriva dalle due statuine che si trovano al centro del caffè e che riportano all’origine del locale, una boutique di lusso di tessuti orientali. Il menù è molto ricco e vi consigliamo di ordinare l’iconica Saint Honorè da accompagnare con una tazza di cioccolata calda à l’ancienne. È uno dei caffè letterari più antichi di Parigi. Ai suoi tavolini hanno trovato l’ispirazione Hemingway, Picasso e Prévert.

Tempo per raggiungere la prossima tappa: 7 minuti

8. Con una passeggiata di poco più di 5 minuti potete raggiungere uno dei locali più eclettici della rive gauche. Si tratta infatti allo stesso tempo di una sala da tè, un ristorante e una libreria. A Les Editeurs è molto frequente incontrare autori internazionali e amanti della letteratura attirati dai numerosi eventi culturali o alla ricerca di un’edizione autografata.
Dove si trova: 4, carrefour de l’Odéon

Tempo per raggiungere la prossima tappa: 2 minuti

9. Attraversate la strada dirigendovi verso Rue de l’Ancienne Comédie. Al numero 13 troverete Le Procope, il primo café letterario della città e probabilmente il più antico in Europa. Dalla sua inaugurazione alla fine del Seicento non ha smesso di incantare intellettuali e artisti di tutti i tempi. Oggi potete gustare i piatti tipici della cucina francese cucinati ancora con le ricette originali. Vi consigliamo di scegliere una delle formule menù, i prezzi a la carte sono abbastanza alti.
Dove si trova: 13, Rue de l’Ancienne Comédie

Tempo per raggiungere la prossima tappa: 10 minuti

10. Meta dei bibliofili da tutto il mondo è certamente la libreria Shakespeare and Company. Piccola e caratteristica si trova sulla sponda della Senna opposta a Notre Dame de Paris. Riprendendo il progetto dell’ideatrice Sylvia Beach, George Withman decide di aprire la sua “Shakespeare and Company” per omaggiare e ricordare la
libraia. Oggi gestita dalla figlia di Withman, Sylvia appunto, assomiglia più a una biblioteca che a un negozio di libri. I visitatori possono infatti approfittare di tavolini e sedie (anche di un pianoforte!) per leggere i volumi venduti, usati e nuovi. Tradizione è cercare e leggere l’Ulysses di Joyce, pubblicato per la prima volta in Francia proprio dalla Beach nel 1922. Dal 2005 la Shakespeare and Company si è
ingrandita ed è stato annesso il locale accanto come piccolo caffè. Vengono proposti pasticcini, birre e vini francesi, miscele di caffè pregiate. Da segnalare i divertenti
menù ispirati a opere letterarie, come Festa mobile che richiama l’omonima opera di Ernest Hemingway.
Dove si trova: 37, Rue de la Bûcherie

Tempo per raggiungere la prossima tappa: 5 minuti

11. Semplicemente attraversando il Pont au Double potrete ammirare la maestosità di Notre Dame. La sua bellezza gotica ha ispirato numerose opere artistiche e letterarie. Prima tra tutte Notre Dame de Paris di Victor Hugo che voleva sensibilizzare la comunità parigina sulla necessità di ricostruire la cattedrale. Dal romanzo di Hugo è tratto l’omonimo musical di Luc Pramondon (e musicato da Riccardo Cocciante) e anche il cartone Il Gobbo di Notre Dame della Disney.
Anche Honoré de Balzac ambienta in questa zona di Parigi due dei suoi romanzi: Les Proscrits e L’Envers de l’histoire contemporaine.

Tempo per raggiungere la prossima tappa: 10 minuti

12. Approfittate di questa passeggiata per fermarvi a uno dei Les Bouquinistes: i banchetti dei librai più famosi d’Europa.

Tempo per raggiungere la prossima tappa: 20 minuti

13. Raggiungete adesso i Jardin des Tuileries, uno dei giardini più antichi e amati di Parigi. Passeggiando tra i viali di questo meraviglioso parco potrete imbattervi nel mezzo busto di Antoine de Saint Exupery. Come da tradizione potrete scattare una foto con l’autore de Il Piccolo Principe.

Direttamente passeggiando nel parco uscite su Rue Rivoli.

14. Meno conosciuta e turistica della Shakesperare & Co., ma che non può mancare in un tour per bibliofili è sicuramente la libreria Galignani. In questo raffinato locale si trova una collezione vastissima di libri dei generi più disparati. Come segnalato dalla targa all’interno si tratta della prima libreria inglese sul suolo francese. Da oltre 200
anni le sei generazioni di Galignani che si sono succeduti hanno mantenuto intatto il suo fascino.
Dove si trova: 224, rue de Rivoli

Tempo per raggiungere le prossima tappa: 8 minuti

15. Terminiamo questo viaggio nella Parigi letteraria al Bar Hemingway del Ritz dove potrete sorseggiare uno dei migliori cocktail della ville lumiére. Come avrete sicuramente notato il nome dello scrittore è associato a quasi tutte le nostre tappe, questo perché durante il suo soggiorno a Parigi ha partecipato con entusiasmo alla vita artistica e mondana della città (e il bar del Ritz non ha fatto eccezione, tanto da meritarsene l’intitolazione). Leggenda vuole, poi, che proprio in questo bar, Hemingway e altri soldati si siano recati per festeggiare la liberazione dai nazisti. Nonostante sia dedicato allo scrittore statunitense, si dice che proprio qui Proust abbia scritto alcuni passi del suo À la recherche du temps perdu.
Dove si trova: 15 Place Vendome

Questa era l’ultima tappa del nostro tour letterario a Parigi. Conoscevate tutti questi luoghi? Se sapete di altri fatecelo sapere!

Vi aspettiamo per la prossima puntata! E chissà dove voleremo!